Workshop per tutti/e
Formatrice:
Una fascinazione improvvisa quella della figura che si anima: a respirare, a narrare, ad agire è un fantoccio mosso dalla nostra mano.
Un week end per avvicinare i partecipanti a questo particolare linguaggio teatrale, aperto a chiunque desideri iniziare uno studio delle tecniche di base (costruzione e animazione), per proporre spettacoli, per favorire l’emergere di vissuti, per adottarlo quale tramite relazionale e comunicativo.
Una fascinazione improvvisa quella della figura che si anima: a respirare, a narrare, ad agire è materia passiva, sostanza esanime che si muove e parla.
Il teatro dei burattini è un’arte molteplice e complessa che include una pluralità di linguaggi: gesto, parola, scenografia, musica, danza, illuminotecnica e incontra, oggi, nuove tecnologie.
Ma il linguaggio prevalente, anzi l’unico davvero necessario e indispensabile, è quello gestuale.
Chi accompagna e dà impulso vitale alla figura è la mano e il corpo tutto dell’animatore: è appassionante prendere coscienza della propria postura nell’animare, del respiro comune fra animatore e oggetto animato, del gesto e dello sguardo che guidano la figura, della possibilità di lasciarsi portare dalla figura stessa assecondandone forma e peso, la sua matericità, delle caratteristiche formali che ne determinano movimento e voce.
Durata:14 ore.
Programma:
- presentazione del burattino e delle tecniche di costruzione
- costruzione delle teste dei burattini con il metodo del supporto
- colorazione, abito, mani e capelli, accessori
- assemblaggio e definizione del personaggio
- giochi sulla espressività (dalla mano al burattino)
- posizione del corpo dell’animatore
- dialogo e monologo
- il silenzio, la parola, il ritmo